Green pass obbligatorio per colf e badanti: tutto quello che c’è da sapere

Dal 15 ottobre 2021 è scattato l’obbligo di Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro. La norma si applica anche al lavoro domestico. Vediamone insieme i dettagli. 

Cosa si intende per Green Pass? 

Il Green Pass è un’attestazione che viene rilasciata: 

  • al termine del ciclo vaccinale anti Covid-19. In questo caso il certificato dura 12 mesi; 
  • dopo la guarigione dal Covid-19 e prima dose vaccinale. Il Green Pass avrà una durata di 12 mesi; 
  • dopo la guarigione dal Covid-19. Il documento durerà 6 mesi; 
  • tampone molecolare negativo. La durata del certificato è di 72 ore; 
  • tampone antigenico rapido negativo. La validità sarà di 48 ore. 

Il Green Pass potrà essere presentato sia in formato digitale, mostrando il Codice QR, sia in formato cartaceo. 

Green Pass per colf e badanti: chi deve controllare la certificazione? 

Sarà il datore di lavoro che avrà il compito di controllare il possesso della certificazione prima che il lavoratore faccia accesso al luogo di lavoro. Ovviamente, in casi particolari, il datore di lavoro potrà individuare un’altra persona che assolva a questo compito. Per rendere più agevole il controllo è stata creata una App per smartphone: VerificaC19, che puoi scaricare cliccando qui (se hai uno smartphone Android) oppure cliccando qui (se hai uno smartphone iOS). 

Cosa succede se il lavoratore non ha il Green Pass? 

Il lavoratore che non ha la certificazione verde COVID-19 è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione e non oltre il 31 dicembre 2021. 

Durante questo periodo il lavoratore non matura alcun compenso e non sono dovuti i versamenti contributivi Inps. In ogni caso mantiene il posto di lavoro e la mancanza di Green Pass non può essere causa di licenziamento

Il datore di lavoro, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, può decidere di sospendere il lavoro per 10 giorni, rinnovabili una sola volta. 

Quali sono le sanzioni? 

La norma ha previsto sanzioni sia in capo al datore di lavoro che in capo al lavoratore. 

Nello specifico:  

  • il datore di lavoro che non effettua i dovuti controlli può incorrere in una sanzione che va dai 400,00 € ai 1.000,00 €; 
  • il lavoratore che accede ai luoghi di lavoro privo del Green Pass rischia una sanzione che va dai 600,00 € ai 1.500,00 €. 

Hai bisogno di aiuto?

Per una corretta gestione del vostro contratto di lavoro domestico puoi rivolgerti allo sportello Mondo Colf del Patronato Acli. Per trovare la sede più vicina a te, clicca qui.  

Donatella Raggi